INFORMAZIONI DEL GIORNO  AGENZIA QUOTIDIANA

EDITRICE INFORM-IDG Srl - Via della Marranella, 23 -  00176 ROMA  - Tel.. 339.357.8989 - Tel./Fax  06.244.161.05 - E-mail: inform@mclink.it

ANNO XLIX  N. 153                                                                                         9 AGOSTO 2010

(Servizi per gli italiani all’estero)

 

Gustavo Velis intervista l'assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio Aldo Forte

 

ROMA - Il presidente della Fedelazio, Federazione delle Associazioni Laziali dell'Argentina., prof. Gustavo Velis, ha visitato nella sede di Via del Caravaggio a Roma, il neo assessore regionale alle Politiche Sociali e della Famiglia Aldo Forte.

In rappresentanza di 25.000 laziali in Argentina, Velis, ha consegnato in mano due lettere: una dalla Fedelazio e un'altra dal Consultore Luigi Provenzani, tutte e due con vivissimi rallegramenti per la nomina di Aldo Forte, augurando un proficuo e intenso lavoro.

- Possiamo conoscere in breve sintesi la vita di Aldo Forte ?

- Sono nato il 21 ottobre del 1974 a Formia, dove attualmente vivo con mia moglie Cristiana e mia figlia Isabella. Ho frequentato il Liceo Scientifico "Leon Battista Alberti" di Minturno per poi proseguire gli studi presso la Scuola Militare "Nunziatella" di Napoli.  Mi sono laureato in Scienze Politiche con indirizzo Internazionale presso l’Università di Siena e ho studiato presso la University of Salford in Inghilterra. Questi studi mi hanno permesso di sentirmi a pieno titolo cittadino dell’Unione Europea. In seguito ho frequentato un Master in Comunicazione Istituzionale presso la "Luiss Management" di Roma. Successivamente ho lavorato nella Direzione Affari Istituzionali del Gruppo Enel, occupandomi prima delle relazioni con il Parlamento italiano e in un secondo tempo con il Parlamento europeo da Bruxelles.  Nell’aprile del 2005 sono stato eletto consigliere regionale. Ho ricoperto le cariche di vice presidente della commissione "Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo" e di vice segretario regionale dell’Udc, di cui nel 2008 sono stato eletto capogruppo consiliare. Nel mese di marzo del 2010 sono stato rieletto al Consiglio regionale del Lazio e riconfermato all’unanimità capogruppo Udc. Nel mese di giugno dello stesso anno il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, mi ha nominato assessore alle Politiche Sociali e Famiglia, incarico che tuttora ricopro. A livello nazionale sono responsabile Udc per l’energia.

- Cosa si prova ad essere assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia a soli 35 anni?

- "Prima di tutto vorrei inviare a tutti i laziali dell'Argentina i miei calorosi e cordiali saluti, sicuramente è una grande soddisfazione, sono entrato al Consiglio Regionale a soli 30 anni e adesso, cinque anni dopo, mi trovo a ricoprire un incarico di governo. Ho davanti a me un impegno rilevante che sono pronto ad affrontare con la consapevolezza di chi è atteso da un compito di grande responsabilità, ma questo non mi spaventa, anzi, mi dà un'ulteriore carica per svolgere al meglio le mie nuove funzioni, senza fare promesse, ma con la passione e la determinazione che hanno sempre contraddistinto il percorso politico che ho fin qui intrapreso. Come ho sempre fatto, mi impegnerò con tutto me stesso per cercare di dare risposte ai cittadini del Lazio e ai Laziali all'estero, nel caso specifico in un settore come quello delle Politiche Sociali e della Famiglia, che tocca da vicino i problemi della gente. Con il mio entusiasmo e il mio lavoro e di tutti i miei collaboratori, spero che la Regione possa uscire dalle difficoltà che ha avuto negli ultimi anni".

- Cosa significa per l'UDC questo importante riconoscimento?

- "La mia nomina ad assessore,come quella di Luciano Ciocchetti, è il giusto riconoscimento al partito che in questi anni ho avuto l'onore di rappresentare in Consiglio regionale come capogruppo. Devo dare atto alla presidente Polverini di aver rispettato in pieno, con grande senso di responsabilità e coerenza, gli accordi elettorali stipulati con l'Udc, che ha svolto un ruolo fondamentale per la vittoria alle ultime elezioni regionali. La scelta di affidare all'Udc un assessorato cosi importante ha un significato particolare per il ruolo politico e programmatico che il nostro partito ha sempre avuto. Politiche Sociali e Famiglia infatti sono il nostro core-business, un po' come il federalismo per la Lega".

- Su quali basi imposterà il prestigioso incarico a lei conferito ?

- "Il giorno seguente alla mia nomina, la prima cosa che ho fatto, è stata quella di andare a visitare due strutture, una per disabili e una per anziani. Ecco, ritengo che sia necessaria una presenza costante e radicata su territorio, perché il mio assessorato non è rappresentato tanto dagli uffici (che pure svolgono un ruolo importante) quanto soprattutto dalle 2846 strutture presenti sul territorio del Lazio, in cui sono impegnati circa 26 mila lavoratori che ogni giorni sono al servizio dei cittadini più bisognosi. Questa fase iniziale la sto dedicando proprio alla conoscenza e all'approfondimento delle diverse tipologie di servizi esistenti, per capire qual è realmente il fabbisogno  e per poter programmare e pianificare i lavori dell'Assessorato nel corso della legislatura. Il mio obiettivo è quello di stare vicino ai cittadini per capirne le problematiche, specie di quelli più deboli ed emarginati, non rimanendo dietro ad una scrivania, ma parlando con loro, visitando strutture, aprendo un dialogo con le categorie professionali ma anche con il mondo dell'associazionismo e del volontariato che nelle politiche sociali svolge un ruolo fondamentale.

-Sappiamo che si è insediato da pochissimo nel suo ruolo di Assessore, ma cosa possiamo dire ai laziali dell'Argentina ?

- So perfettamente cosa state svolgendo dalla Fedelazio insieme al consultore in Argentina, dalla Regione fin qua, stiamo lavorando in diverse tematiche per gli emigrati laziali e le nuove generazioni in Argentina, riguardo alla Lingua e cultura italiana. Dal 2004 è stata attivata una convezione della Regione Lazio con la Società Dante Alighieri di Roma affinché i giovani di origine laziale con età tra 18/35 anni possano usufruire di borse di studio completamente gratuite per imparare la lingua, che hanno permesso di frequentare i suddetti corsi a ben 520 giovani distribuiti in tutto il paese. Questa iniziativa è cominciata con un modesto contributo di 10.000 euro, ed ha ottenuto un grande successo e ad oggi, sono stati investiti oltre 135.000 euro, che hanno permesso di frequentare i suddetti corsi ad altri giovani. Dalla Regione sono anche stati attivati corsi di recupero della lingua italiana che si sono svolti nelle Università di Roma, Cassino e negli ultimi due anni a Viterbo dove abbiamo riscontrato un salto di qualità veramente notevole. I giovani sudamericani particolarmente, hanno dimostrato un grande interesse nei suddetti corsi i cui risultati sono evidenti, basta guardare i voti ottenuti. Auspico che gli investimenti fatti, siano aumentati per lo meno un 150% e permettano nel futuro di allargare la base a 14 anni. So anche che sono moltissimi i minori interessati.

- Qual è la sua opinione sul tema della cittadinanza e sul ruolo delle Associazioni e Federazioni ?

- So che oramai l’Argentina è il paese dove ci sono più italiani; nello specifico, i laziali, delle diverse Circoscrizioni consolari sono più di 80.000 e il numero aumenta continuamente dato che si stanno aggiornando le pratiche della cittadinanza. Il ruolo dell’associazionismo è stato fondamentale finora; adesso è arrivato il momento di rivolgersi ai giovani, affinché siano consapevoli che tocca a loro coinvolgersi ancora di più nella vita delle Associazioni, perché saranno i futuri dirigenti delle stesse. L’assessorato alle Politiche Sociali ha attivato da parecchi anni importanti iniziative e contributi rivolti in particolar modo ai giovani. Gli stessi devono impegnarsi sul serio ed approfondire la loro presenza personale nelle attività delle Associazioni.

- Riguardo al tema Lavoro e imprenditorialità tra il mercato locale e globale, tema centrale per lavorare nel futuro tra l'Argentina ed il Lazio, che ne pensa?

- So che, l’allora assessore alla Piccola e Media Impresa della Regione Lazio ha visitato i laziali dell'Argentina a novembre del 2008 per partecipare alla pre-conferenza continentale. Sappiamo anche che in quella occasione diversi funzionari della Provincia de Buenos Aires hanno espresso a nome del governatore Scioli il desiderio di lavorare con la Regione Lazio e due funzionari hanno partecipato alla Conferenza Regionale dei Laziali nel Mondo di Frascati nel 2009.

- In che modo allora si potrebbe continuare coi rapporti tra l'Argentina e la Regione Lazio, tenendo conto che la Fedelazio sta svolgendo da anni diversi programmi di lavoro rivolti particolarmente ai giovani, e consoni agli accordi fatti, come quelli firmati col governatore della Provincia di Buenos Aires per estendere questi programmi in tutta l'Argentina ?

- Dalla Regione è stato attivato "Sviluppo Lazio", e sono oltre 170 le realtà economiche del Lazio, tra associazioni, consorzi, istituzioni, Pmi e grandi imprese, che hanno scelto di partecipare a Internetwork, il business network per fare rete sul web, una piattaforma online che associa agli articoli del blog, l’attività di networking imprenditoriale che sarebbe auspicabile mettere al servizio di tutta l'Argentina: commentare un articolo, rispondere a un messaggio in bacheca vuol dire avere la grande possibilità di lasciare un contributo personale agli altri membri del Network per stimolare nuovi argomenti di discussione, trovare sinergie e far crescere aggregazioni di successo. Non dobbiamo dimenticare inoltre il Programma FOSEL, nel quale la Regione Lazio partecipa quale finanziatore;  partecipa attivamente dato che il 20 novembre 2009 è stata approvata la prima annualità del suddetto Programma che partirà in tempi brevi per attivare progetti sull'imprenditorialità in Argentina.

- Nel 2009 è stato attivato con l'Argentina il Progetto "Imprenditori Laziali nel Mondo - Lazio Business Worldwide", promosso dalla Fedelazio in collaborazione con l'assessorato alle Politiche Sociali e l'assessorato alla PMI della Regione Lazio, come pensa continuare col progetto ?

- Il progetto «Imprenditori laziali nel mondo - Lazio Business Worldwide» è promosso nel quadro delle attività realizzate dall’assessorato alla PMI, Commercio e Artigianato della Regione Lazio per sostenere l’internazionalizzazione del sistema economico-produttivo del Lazio, ed è stato sostenuto all’interno della V Conferenza Regionale sull’Emigrazione. La Regione Lazio, infatti, attraverso l’assessorato alle Politiche Sociali può raccogliere le esigenze che provengono da queste realtà ed impostare una politica sull’emigrazione che possa rispondere alle esigenze dei laziali all’estero. Nell’ambito di tale iniziativa, l’Assessorato alla PMI, Commercio e Artigianato, attraverso il progetto di internazionalizzazione, promuove la realizzazione di una mappatura delle esigenze di cooperazione imprenditoriale, segnalate dalle aziende estere gestite da imprenditori di provenienza laziale. Nel contempo è prevista una sezione dedicata alle piccole e medie imprese del Lazio per presentare le opportunità di partnership e di creazione di network internazionali, con aziende dello stesso settore che operano in mercati esteri e che condividono lo stesso patrimonio culturale e linguistico, progetto che continuerà più avanti.

- Riguardo a questo punto, la Regione ha promosso l'organizzazione delle Associazioni di imprenditori laziali in Argentina, istituzione che è stata fondata nel 2009. Che ruolo avrà per la Regione Lazio questa istituzione?

- L'Associazione è il punto di partenza per lo svolgimento del Progetto "Imprenditori Laziali nel Mondo - Lazio Business Worldwide", però offrirà sicuramente diverse possibilità alle imprese dei nostri corregionali in Argentina.

- L'assessorato ha anche promosso assistenza a circa 50 anziani laziali in Argentina. Come pensa di continuare col progetto ?

Non posso dimenticare che, grazie al mio assessorato è operativo oggi il contratto tra l’OICS (Osservatorio Internazionale alla Cooperazione e lo Sviluppo) e Medycin (Argentina) per l’assistenza di circa 50 anziani emigrati laziali indigenti o minusvalidi ultrasettantenni, non assistiti dal Consolato. So che Medycin ha già nell’elenco 30 persone che provengono dal contratto del programma PROTAN scaduto il 31.12.2008. Mi impegnerò a continuare con il Programma e analizzare con la Fedelazio ed il consultore di adeguarlo alle circostanze attuali. (Gustavo Velis-Inform) gusvelis@mdp.edu.ar