Mar del Plata - "La FEDELAZIO, unica Federazione dei Laziali in Argentina, presieduta da Gustavo Velis, interviene nel settore della piccola e media impresa, per sostenere le famiglie in situazione di disagio economico con prestiti personali agevolati, a condizione che dimostrino un reddito minimo ma sufficiente a garantire la restituzione del capitate ricevuto in prestito in un anno. Due Associazioni della Fedelazio, il Centro Laziale Marplatense e l'Associazione Laziale Mar y Sierras di Tandil, nel 2010 avevano presentato dei progetti per la piccola e media impresa alla CONAMI, Commissione Nazionale di Microcredito". Il resoconto di questi progetti è al centro dell’articolo che Santiago Laddaga firma per "Lazio oggi", periodico della federazione diretto da Gustavo Velis. "I destinatari del microcredito sono 65 cittadini residenti a Mar del Plata e zona, con un progetto imprenditoriale individuale o di gruppo. Il Ministero di Sviluppo Sociale promuove da alcuni anni programmi di microcredito come strumento di lotta alla povertà e all’esclusione sociale al fine di sviluppare la partecipazione e la solidarietà a favore di categorie svantaggiate. La Fedelazio, come istituzione senza fine di lucro e con un forte approccio con la gente bisognosa, ha cominciato ad organizzare progetti per le cooperative, società di persone o individui ad elevato rischio finanziario che abbiano una oggettiva difficoltà di accesso al credito ordinario, per collegare le persone al ciclo produttivo. Per la Fedelazio i microcrediti sono uno strumento di sviluppo economico che permette l'accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. In Argentina milioni di famiglie vivono con i proventi delle loro piccole imprese agricole e delle cooperative nell'ambito di quella che è stata definita economia informale. La difficoltà di accedere al prestito bancario a causa dell'inadeguatezza o della mancanza di garanzie reali e delle microdimensioni imprenditoriali, ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali, non consente a queste attività produttive di avviarsi e svilupparsi libere dall'usura. I programmi di microcredito propongono soluzioni alternative per queste microimprese e in un certo senso sono paragonabili ai prestiti d'onore. Negli ultimi anni, inoltre, sono in corso tentativi di diffusione del microcredito (con gli adattamenti opportuni) anche nelle economie avanzate a sostegno dei cosiddetti "nuovi poveri", cioè non solo coloro che nei paesi sviluppati vivono sulla soglia della sussistenza o al di sotto di essa e che possono trovarsi in gravi difficoltà di fronte a spese improvvise anche di piccola entità; ma soprattutto per la piccola impresa e gli artigiani che dai canali tradizionali non possono accedere e si devono rivolgere quindi al social lending o prestiti peer-to-peer. Questa area del microcredito può essere definita come sostegno al fabbisogno finanziario indistinto. Sempre nell'ambito del microcredito esistono altre dimensioni sostenute dai piccoli imprenditori". (Santiago Laddaga - Lazio Oggi)