ROMA\ aise\ - Aldo Forte, 35 anni di Formia, laureato in scienze politiche, sposato e padre di una figlia, è il nuovo assessore alle politiche sociali della Regione Lazio. Forte, che è consigliere regionale dal 2005, è stato capogruppo dell’UDC sino a poche settimane fa, quando la Presidente Polverini l’ha chiamato a far parte della Giunta regionale con l’incarico di Assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia con delega per i laziali all’estero.
Dopo un Master in Comunicazione Istituzionale presso la "Luiss Management" di Roma, Forte ha lavorato nella Direzione Affari Istituzionali del Gruppo Enel, occupandosi prima delle Relazioni con il Parlamento Italiano e in un secondo tempo con il Parlamento Europeo da Bruxelles. Forte, inoltre, è vicesegretario regionale dell’Udc, componente del consiglio nazionale e responsabile nazionale del partito per il settore Energia. L’assessore Forte ha accettato di rispondere alle domande del collega Gustavo Velis, direttore del periodico Lazio Oggi, edito in lingua italiana in Argentina.
"D. Innanzitutto, cosa si prova ad essere Assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia a soli 35 anni?
R. Prima di tutto, approfitto di questa occasione per inviare a tutti i laziali dell'Argentina i miei calorosi e cordiali saluti. E poi, sì, confesso che è sicuramente è una grande soddisfazione per me essere entrato nel Consiglio Regionale a soli 30 anni e, adesso, solo cinque anni dopo, trovarmi a ricoprire un incarico di governo. Certo, ho la coscienza di avere davanti a me un impegno rilevante che, proprio per questo, sono pronto ad affrontare con la consapevolezza di chi è atteso da un compito di grande responsabilità. Un impegno, devo dire, che non mi spaventa, anzi, mi dà un'ulteriore carica per svolgere al meglio le mie nuove funzioni; senza fare promesse, ma con la passione e la determinazione che hanno sempre contraddistinto il percorso politico che ho fin qui intrapreso. Una promessa, tuttavia, posso farla : mi impegnerò con tutto me stesso per cercare di dare risposte ai cittadini del Lazio e ai Laziali all'estero, operando in un settore come quello delle Politiche Sociali e della Famiglia, che tocca da vicino i problemi della gente. Con il mio entusiasmo e il mio lavoro e di tutti i miei collaboratori, spero che la Regione possa venir fuori dalle difficoltà che ha vissuto negli ultimi anni".
D. Sul piano politico cosa significa per l'Udc questo importante riconoscimento?
R. Ritengo che la mia nomina ad Assessore,come quella di Luciano Ciocchetti a vicepresidente della Giunta e Assessore all’Urbanistica, rappresentano il giusto riconoscimento al partito che in questi anni ho avuto l'onore di rappresentare in Consiglio Regionale come capogruppo. Devo dare atto alla Presidente Polverini di aver rispettato in pieno, con grande senso di responsabilità e coerenza, gli accordi elettorali stipulati con l'Udc, che ha svolto un ruolo fondamentale per la vittoria alle ultime elezioni regionali. La scelta di affidare all'Udc un Assessorato così importante ha un significato particolare per il ruolo politico e programmatico che il nostro partito ha sempre avuto. Politiche Sociali e Famiglia infatti sono il nostro core-business, un po' come il federalismo per la Lega.
D. Ha già pensato su quali basi impostare l’importante incarico che le è stato conferito ?
R. Devo dire che, già il giorno dopo la mia nomina, la prima cosa che ho fatto è stata quella di andare a visitare due strutture, una per disabili e una per anziani. Ecco, ritengo che sia necessaria una presenza costante e radicata della Regione sul territorio, perché il mio Assessorato non è rappresentato tanto dagli uffici, che pure svolgono un ruolo importante, quanto soprattutto dalle 2.846 strutture presenti sul territorio del Lazio, in cui sono impegnati circa 26mila lavoratori che ogni giorno sono al servizio dei cittadini più bisognosi. Intanto, questa fase iniziale la sto dedicando proprio alla conoscenza e all'approfondimento delle diverse tipologie di servizi esistenti, per capire quale sia realmente il fabbisogno e per poter programmare e pianificare gli interventi dell'Assessorato nel corso della legislatura. Il mio obiettivo è quello di essere vicino ai cittadini, per capirne le problematiche, specie di quelli più deboli ed emarginati, e questo si può non certo rimanendo dietro ad una scrivania,ma, parlando con loro, visitando strutture, aprendo un dialogo con le categorie professionali ma anche con il mondo dell'Associazionismo e del Volontariato, che nelle politiche sociali svolgono un ruolo fondamentale.
D. Anche se si è insediato da pochissimo, che messaggio si sente di mandare con questa intervista ai laziali d’Argentina?
R. Intanto devo darvi atto, perché lo so perfettamente, di cosa state facendo voi della Fedelazio, insieme al nostro Consultore, in Argentina. Per quanto ci riguarda, come Regione, fin qua abbiamo lavorato su diverse tematiche per gli emigrati laziali e le nuove generazioni in Argentina, in particolare per ciò che riguarda la Lingua e cultura italiane. Come saprà, dal 2004 è stata attivata una Convezione Regione Lazio con la Società Dante Alighieri di Roma affinchè i giovani di origine laziale con età tra 18/35 anni possano usufruire di borse di studio completamente gratuite per imparare la lingua; borse che hanno permesso di frequentare i corsi a ben 520 giovani distribuiti in tutto il paese. Questa iniziativa è cominciata con un modesto contributo di 10mila euro, ed ha ottenuto un grande successo e ad oggi, sono stati investiti oltre 135mila, che hanno permesso di estendere gli interventi ad altri giovani. Dalla Regione,poi, sono stati anche attivati Corsi di Recupero della Lingua Italiana che si sono svolti nelle Università di Roma, Cassino e negli ultimi due anni a Viterbo, dove abbiamo riscontrato un salto di qualità veramente notevole. I giovani laziali del Sud America, in particolare, hanno dimostrato un grande interesse nei suddetti corsi i cui risultati sono evidenti, basta guardare i voti ottenuti. Auspico, quindi, che gli investimenti fatti, siano aumentati per lo meno un di un 150%, permettendoci così di allargare, in futuro, il bacino dei destinatari ai quattordicenni. So, infatti, che sono moltissimi quelli interessati.
D. Qual è la sua opinione sul tema della cittadinanza e sul ruolo di Associazioni e Federazioni?
R. So che oramai l’Argentina è il Paese dove ci sono più italiani; nello specifico, i laziali delle diverse Circoscrizioni Consolari sono più di 80mila e il numero aumenta continuamente dato che si stanno aggiornando le pratiche della cittadinanza. Il ruolo dell’Associazionismo è stato fondamentale finora; adesso, è arrivato il momento di rivolgersi ai giovani, affinché siano consapevoli che tocca a loro. Bisogna coinvolgerli ancora di più nella vita delle Associazioni, perché essi ne saranno i futuri dirigenti. L’ Assessorato alle Politiche Sociali ha attivato, già da parecchi anni, importanti iniziative e contributi rivolti in particolar modo ai giovani. Ora tocca a loro, ai giovani, impegnarsi sul serio ed approfondire la loro presenza personale nelle attività delle Associazioni.
D. E, riguardo al tema "Lavoro e imprenditorialità tra mercato locale e globale", tema centrale per lavorare nel futuro tra l'Argentina ed il Lazio, che ne pensa, Assessore?
R. So che, l’allora Assessore alla Piccola e media Impresa della Regione Lazio ha visitato i laziali dell'Argentina nel novembre del 2008 per partecipare alla Pre-conferenza Continentale. Sappiamo anche che in quella occasione, diversi funzionari della Provincia di Buenos Aires hanno espresso a nome del Governatore Scioli il desiderio di lavorare con la Regione Lazio, e due funzionari hanno partecipato alla Conferenza Regionale dei Laziali nel Mondo di Frascati nel 2009. Ecco, intendiamo andare avanti su questa strada
D. Secondo lei, in che modo si potrebbero proseguire i rapporti tra l'Argentina e la Regione Lazio, tenendo conto che la Fedelazio sta svolgendo da anni diversi programmi di lavoro rivolti particolarmente ai giovani?
R. Dalla Regione è stato attivato "Sviluppo Lazio" e sono oltre 170 le realtà economiche del Lazio, tra Associazioni, Consorzi, Istituzioni, PMI e Grandi Imprese, che hanno scelto di partecipare a "Internetwork", il business network per fare rete sul web, una piattaforma online che associa agli articoli del blog, l’attività di networking imprenditoriale, che sarebbe auspicabile mettere al servizio di tutta l'Argentina: commentare un articolo, rispondere a un messaggio in bacheca vuol dire avere la grande possibilità di lasciare un contributo personale agli altri membri del network per stimolare nuovi argomenti di discussione, trovare sinergie e far crescere aggregazioni di successo. Non dobbiamo, poi, dimenticare il programma Fosel, nel quale la Regione Lazio partecipa come finanziatore; partecipa, va detto, attivamente, dato che il 20 novembre del 2009 è stata approvata la prima annualità di tale Programma, che partirà in tempi brevi per attivare progetti sull'imprenditorialità in Argentina.
D. Nel 2009, inoltre, è stato attivato il progetto "Imprenditori Laziali nel Mondo - Lazio Business Worldwide", promosso dalla Fedelazio in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali e l'Assessorato alla PMI della Regione Lazio. Come pensa di continuare col progetto?
R. Il progetto "Imprenditori laziali nel mondo - Lazio Business Worldwide" è promosso nel quadro delle attività realizzate dall’Assessorato alla PMI, Commercio e Artigianato della Regione Lazio per sostenere l’internazionalizzazione del sistema economico-produttivo del Lazio, ed è stato sostenuto all’interno della V Conferenza Regionale sull’Emigrazione. La Regione Lazio, infatti, attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali sta operando per raccogliere le esigenze che provengono da queste realtà ed impostare una politica sull’emigrazione che possa rispondere alle esigenze dei "laziali all’estero". Nell’ambito di tale iniziativa, l’Assessorato alla PMI, Commercio e Artigianato, attraverso il progetto di internazionalizzazione, promuove la realizzazione di una mappatura delle esigenze di cooperazione imprenditoriale, segnalate dalle aziende estere gestite da imprenditori di provenienza laziale. Nel contempo è prevista una sezione, dedicata alle piccole e medie imprese del Lazio, per presentare le opportunità di partnership e di creazione di network internazionali, con aziende dello stesso settore che operano in mercati esteri e che condividono lo stesso patrimonio culturale e linguistico, progetto che continuerà più avanti.
D. la Regione ha promosso l'organizzazione delle Associazioni di imprenditori laziali in Argentina, istituzione che è stata fondata nel 2009: che ruolo avrà per la Regione Lazio?
R. A mio avviso, l'Associazione è il punto di partenza per lo svolgimento del Progetto "Imprenditori Laziali nel Mondo - Lazio Business Worldwide", e, ritengo, offrirà sicuramente diverse possibilità alle imprese dei nostri corregionali in Argentina.
D. Chiudiamo, assessore, con l’assistenza agli anziani indigenti: come pensa di continuare col progetto ?
R. Non posso dimenticare che è proprio grazie al mio Assessorato che è operativo oggi il contratto tra l’Oics (Osservatorio Internazionale alla Cooperazione e lo Sviluppo) e Medycin (Argentina) per l’assistenza di circa 50 anziani emigrati laziali indigenti o minusvalidi ultrasettantenni, non assistiti dal Consolato. So che Medycin ha già nell’elenco 30 persone che provengono dal contratto del programma Protan scaduto il 31 dicembre 2008. Posso dirvi che mi impegnerò a continuare con il programma e a studiare con la Fedelazio ed il Consultore il modo di adeguarlo alle circostanze attuali. |