MAR DEL PLATA\ aise\ - "Il Console della nostra città in partenza per l’Italia è stato festeggiato tra luglio ed agosto in quasi tutte le associazioni, di Mar del Plata, Tandil, Necochea, Maipu, Balcarce, Miramar e la Costa. Così la comunità italiana ha dato l’addio a una delle persone che più ha contribuito al lavoro e alla qualità umana" della sede consolare di Mar del Plata. A riferirlo è Santiago Laddaga che firma un articolo pubblicato sull'ultimo numero di Lazio Oggi, periodico edito in Argentina e diretto da Gustavo Velis. Ne riportiamo di seguito il testo integrale.
""La generosità, l’affetto e la simpatia sono le cose degli argentini che mi hanno fatto sentire a casa", ha detto Panebianco.
Un pranzo nella sede del Comites è stata la scusa per dire arrivederci al Console uscente della nostra città, Fausto Panebienco. Circa 600 persone erano presenti nella sede per partecipare a questo incontro. Dopo quattro anni di lavoro, Panebianco, che è stato definito come un "amico" dai rappresentanti delle associazioni e dalle istituzioni italiane, lascia Mar del Plata per imbarcarsi verso un destino diplomatico.
Intervistato in escusiva da Lazio Oggi, Panebianco ha sostenuto che "sento tristezza adesso che me ne vado, perché ho passato quattro anni di lavoro e della mia vita qui".
Con un sorriso sempre presente sul suo volto, circondato da gente conosciuta ed in un ambito emotivo, il Console ha fatto riferimento alla sua esperienza con la comunità italiana di Mar del Plata e della sua circoscrizione ed ha affermato che "è stata molto positiva, ho incontrato una città molto attiva, molto viva. Credo che una delle cose più importanti nella circoscrizione consolare sia stata la partecipazione di più di 80 persone e questo è una segnale molto importante".
Le parole riferite all'attualità e alla gestione del Consolato hanno inizialmente lasciato spazio alle parole umane. Così il Console uscente ha evidenziato che "alcune delle cose che hanno in comune gli italiani e gli argentini sono la generosità, l’affetto e la simpatia; queste sono state le cose che mi hanno fatto sentire come a casa fin dai primi momenti in cui sono arrivato a Mar del Plata".
In seguito, durante il pranzo, che è trascorso in un’atmosfera di festa, e dopo le parole pronunciate dai massimi referenti della comunità italiana della nostra città e della circoscrizione, il protagonista della giornata ha preso la parola per dire addio formalmente a tutti.
"La prima parola che mi viene da dire su questi quattro anni è grazie, grazie di cuore, grazie infinite. Per essere sincero, considero che questo non sia solo un riconoscimento a me, ma anche alle persone che hanno lavorato con me nel Consolato d’Italia, perché senza il loro lavoro sarebbe stato impossibile dedicarmi con tanta allegria a tutti gli italiani e a tutte le autorità di Mar del Plata. Naturalmente la gratitudine va ad ognuno di voi, a tutte le istituzioni italiane e comunali, militari, civili, religiose, ecc... In questi quattro anni ho avuto l’onore di lavorare con tutti voi ed abbiamo vissuto momenti di grande rispetto, di gran affetto e considerazione ed è anche per questo che vi ringrazio. Questo sarà uno dei ricordi più belli della mia vita, mi sono sentito molto bene in maniera spontanea e sincera; sono stato con molta frequenza nelle vostre case, non so se è corretto questo comportamento per un Console dal punto di vista professionale, però l’ho fatto perché mi faceva piacere; per questo vi porterò per sempre nel mio cuore. Il 26 agosto, quando dovrò prendere l’aereo per lasciare questa città, le lacrime usciranno dai miei occhi e vi ricorderó di maniera molto grata.
Il ricordo di questi fantastici quattro anni passati qui mi farà superare le difficoltà che incontrerò nel mio nuovo lavoro a Roma. Vi ringrazio infinitamente, vi porterò sempre nel mio cuore ed un grandissimo abbraccio a tutti i laziali e principalmente ai giovani"". (aise)